C'era una volta Felicity
Un telefilm ormai lontano nel tempo e che avevo quasi dimenticato, Felicity.
Poi riappare sui nostri canali e torno a seguirlo dopo più di 10 anni, anche se sembra passato molto più tempo. Un'eternità da quando uscì questa serie differente, semplice e delicata.
C'era una volta Felicity. Prima delle ragazze super ricche e viziate di Gossip Girl, prima delle notti turbolenti delle ragazze di Sex&the City, a New York c'era lei!
Semplice, intelligente, una studentessa reale Felicity, look naturale, maglioni extra-large, e un nuovo mondo da scoprire, quello dell'università.
Il bello di questa serie sta proprio nel suo sincero realismo. Felicity è una ragazza come tante altre confrontata con le difficoltà che uno stravolgimento, come il primo anno di università e tutti i cambiamenti che ne derivano, porta a vivere. Una nuova città, nuove amicizie, una realtà nuova, tanto studio e gli immancabili problemi sentimentali.
Felicity affronta la nuova vita con le insicurezze e le paure che abbiamo avuto tutti, così come l'entusiasmo e la voglia di lanciarsi per riuscire. Sono belli e profondi i pensieri e le riflessioni con le quali iniziano e si concludono le puntate. E' bella la New York che fa da sfondo, una New York vera, che nelle immagini della sigla, ingloba i protagonisti, in bianco e nero, immagini pure e semplici, anch'esse.
Ha il sapore di qualcosa che non c'è più questa serie, un tempo prima di tante cose, prima dei cellullari, dei dvd, degli iphone e degli ipod. In Felicity si noleggiano videocassette e si ascoltano cd!
Bello riscoprirlo e riscoprire lei, Keri Russel che mi è sempre piaciuta fin dalla prima volta che l'ho vista in Honey I Blew Up the Kid (1992). Non la ricordavo piu così... così ragazzina. E non ricordavo quanto "interessanti" fossero i due bei ragazzi protagonisti, Ben/Scott Speedman e Noel/Scott Foley. // Tra l'altro - piccolo gossip - la ragazza di Noel nei primi episodi è Anna, alias Jennifer Garner, che divenne poi sua moglie, ora ex moglie. //
Così torno a seguire Felicity, rimmergendomi in questi episodi, facendo ritorno alla fine degli anni '90.
E grazie ancora una volta a J.J. Abrams, creatore del magnifico Lost, e creatore di questa serie.
Poi riappare sui nostri canali e torno a seguirlo dopo più di 10 anni, anche se sembra passato molto più tempo. Un'eternità da quando uscì questa serie differente, semplice e delicata.
C'era una volta Felicity. Prima delle ragazze super ricche e viziate di Gossip Girl, prima delle notti turbolenti delle ragazze di Sex&the City, a New York c'era lei!
Semplice, intelligente, una studentessa reale Felicity, look naturale, maglioni extra-large, e un nuovo mondo da scoprire, quello dell'università.
Il bello di questa serie sta proprio nel suo sincero realismo. Felicity è una ragazza come tante altre confrontata con le difficoltà che uno stravolgimento, come il primo anno di università e tutti i cambiamenti che ne derivano, porta a vivere. Una nuova città, nuove amicizie, una realtà nuova, tanto studio e gli immancabili problemi sentimentali.
Ha il sapore di qualcosa che non c'è più questa serie, un tempo prima di tante cose, prima dei cellullari, dei dvd, degli iphone e degli ipod. In Felicity si noleggiano videocassette e si ascoltano cd!
Bello riscoprirlo e riscoprire lei, Keri Russel che mi è sempre piaciuta fin dalla prima volta che l'ho vista in Honey I Blew Up the Kid (1992). Non la ricordavo piu così... così ragazzina. E non ricordavo quanto "interessanti" fossero i due bei ragazzi protagonisti, Ben/Scott Speedman e Noel/Scott Foley. // Tra l'altro - piccolo gossip - la ragazza di Noel nei primi episodi è Anna, alias Jennifer Garner, che divenne poi sua moglie, ora ex moglie. //
Così torno a seguire Felicity, rimmergendomi in questi episodi, facendo ritorno alla fine degli anni '90.
E grazie ancora una volta a J.J. Abrams, creatore del magnifico Lost, e creatore di questa serie.
The hardest part about moving forward is not looking back.
Commenti
Posta un commento