Un sogno Una vita

Esattamente perché io mi sia ossessianata con la California non lo so!
Ero piccola e già sognavo l'America di cui nessuno mi aveva mai parlato, eppure io non facevo che pensare a lei, la California.
Quando frequentavo le scuole medie e le mie compagne avevano i primi batti-cuore per i ragazzi e scrivevano i loro nomi ovunque, io scrivevo "I love California" sui diari, nei libri, su qualsiasi foglio. Volevo solo andarmene a vivere là sull'oceano pacifico, sentivo come se quella terra mi appartenesse. Riempivo la camera di foto di paesaggi americani e cartine americane, che disegnavo io collocando correttamente tutti gli Stati (mia mamma di questo era ovviamente preoccupata).
Ero innamorata folle di quella nazione!

Di una cosa posso essere certa e cioè che questa "fissa" mi sia arrivata dal cinema, di cui ero grande appassionata già da piccolina e il cinema era quello americano, quello dei Western dei Ritorno al Futuro e in particolare "galeotto fu il film" Tutto quella Notte (Adventures in Babysitting). Certo non è niente di speciale se non che alla regia c'è Chris Columbus al suo debutto. Io avevo circa 8 o 9 anni quando lo vidi a casa coi miei e mi piacque tantissimo, mi piacevano i protagonisti e il loro mondo, il quartiere residenziale dove vivevano, la città che faceva da sfondo con i grattacieli illuminati nella notte, la ragazza (Elizabeth Shue) bellissima e patentata già a 16anni. Mi sembrava tutto davvero "forte"! E lì che cominciai a pensare a che fascino avesse questo mondo e ne seguiranno tanti altri di film che alimenteranno questa passione e anche telefilm, come Genitori in Blue Jeans e 21 Jump Street e negli anni '90 Beverly Hills 90210, quest'ultimo una vera malattia per me. Io volevo vivere là assolutamente!
Certo qualcuno potrebbe pensare che mi mancasse qualcosa, che cercassi di colmare questo vuoto vivendo e sognando l'America. In realtà avevo una vita del tutto normale, dei genitori splendidi sempre attenti e pieni di affetto, un fratello compagno di giochi e degli amici con cui divertirmi. Non mi mancava nulla se non, appunto, l'America! Avrei voluto trasferire tutta la mia famiglia oltre-oceano.

Gli anni passono ma l'ossessione resta. Mia mamma pensava che con i primi amori avrei scordato l'America ma non è stato così, anzi, ironia del destino, il mio primo grande amore l'ho conosciuto proprio a Los Angeles. Era l'estate del '98, finalmente ero giunta là dove avevo sempre sognato, nella città degli angeli ed è lì che ho incontrato lui (che però era italiano!). Il coraggio di partire e rimanere in America a fare un anno di High School, non l'ho avuto ai tempi del liceo, per questo sono andata unicamente per un'estate, poche settimane rimaste impresse nel cuore e nella mente. Ancora una volta mia mamma si è dovuta ricredere, sperava infatti che il posto mi avrebbe deluso e invece..

E di anni ne sono ancora passati tanti e io in America ci sono stata un altro paio di volte, tornata anche a L.A. di cui ricordavo ogni cosa perfettamente come se da lì non me ne fossi mai andata!

La partenza "definitiva" però non c'è stata, qualcosa l'ha sempre impedito o forse queste sono solo scuse.. forse mi è sempre mancato il coraggio di lasciare tutto e tutti e partire, perché infondo la mia vita qui non è mai stata così male, sempra piena e intensa e poi è arrivato anche Lui e quando si è in due diventa difficile dividersi, ah l'amore in cui non ho mai creduto mi ha fregato!

Chissà magari riusciremo a realizzare il progetto insieme, anche se gli anni corrono e non si è più giovanissimi, si può sempre realizzare un sogno, quello di una vita!

Commenti

  1. Concordo con Te. Anch'io sognavo l'America esattamente come Te da ragazzo. Ci sono andato nel 1988 (New York), nel 1990 (New York - Boston - Los Angeles) e a settembre 2011 (New York - San Fancisco - Los Angeles e Las Vegas)

    E' una favola. Potessi, ci tornerei ogni anno. Mi manca solo Miami ma il tempo passa e anche l'età. Difficilmente ci andrò anche perché se ne avessi l'opportunità ritornerei di nuovo a Los Angeles e Las Vegas. Non mi stancherei mai di visitarle

    Ciao. Vincenzo Bertucci

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